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Consigli

Il curriculum

By 8 Gennaio 2002Gennaio 20th, 2015No Comments

Speriamo di far cosa utile nel riportare qui di seguito alcune note sui colloqui che abbiamo svolto e sui curricula che abbiamo esaminati. Poche righe senza nessuna pretesa: sono semplicemente alcune note di chi, durante un colloquio, si è trovato “dall’altra parte” della scrivania.

Il curriculum

Il curriculum è il documento che vi descrive e che racconta chi siete – professionalmente – non solo per quello che c’è scritto, ma anche per come è scritto. Ci sentiamo di suggerire quanto segue:

  • le aziende preferiscono collaboratori motivati. Non date l’impressione di cercare un lavoro qualunque, ovunque capiti, purché – magari – a pochi passi da casa. Se vi è possibile, perciò, presentate un curriculum personalizzato, intestato alla società alla quale vi rivolgete, e magari dimostrate di conoscerla, sia pure per sommi capi.
  • Firmate il curriculum (non dimenticando la liberatoria per la legge sulla privacy).
  • Meglio fare pochi colloqui mirati, preparandosi, che spargere in giro distrattamente decine di fotocopie.
  • Evitate decisamente gli errori grammaticali e sintattici. Rileggete il curriculum molte volte. Anche l’errore di battitura, meno grave di quello grammaticale, lascia comunque pensare che siete persone distratte.
  • Consegnatelo in buone condizioni. Alcuni curricula che abbiamo ricevuto avevano senz’altro visto tempi migliori: anche questo non fa pensare a una persona “affidabile”. Se il curriculum, che è il documento che vi presenta e dal quale dipende la possibilità di essere assunti, lo maltrattate, come gestirete i documenti della società presso la quale volete lavorare?
  • Che sia completo. Se avete fatto qualche lavoro temporaneo (baby sitter, ripetizioni, ecc.) magari per arrotondare durante gli studi, oppure fate volontariato, anche se non vi sembra molto pertinente, scrivetelo: fa comunque capire che siete persone alle quali non piace stare con le mani in mano.
  • Siate sinceri. Ci sono capitati curricula nei quali si vantava esperienza pluriennale in programmi… il cui nome veniva riportato in modo errato! Una bugia rischia di essere smascherata. In tal caso le possibilità di essere assunti si azzerano.
  • Fornite elementi di valutazione. Se avete avuto altre esperienze di lavoro, indicate per quanto tempo avete lavorato e con quali mansioni. Se avete fatto dei corsi, indicate quanto sono durati. Se dovete ammettere, durante il colloquio, che un lavoro lo avete fatto solo per pochi giorni, o che il corso è durato in realtà una manciata di ore, non fate una buona impressione. Se invece l’informazione viene fornita sin dall’inizio in modo preciso, costituisce un extra. Magari meno significativo, ma verrà comunque percepito positivamente.
  • Di solito è gradita la fototessera, così da associare più facilmente il curriculum al colloquio.
  • Inserite anche informazioni come i vostri hobby, i vostri obiettivi, le attività che portate avanti (volontariato, corsi, sport, ecc.). Aiutano a farsi una idea migliore sulla vostra personalità.

Nota: alcuni candidati non hanno portato con sé il curriculum. Una dimenticanza è sempre possibile, ovviamente però si fa una migliore figura se si evita questo tipo di inconveniente.

La persona

Se il curriculum è il documento che riassume essenzialmente le vostre qualità professionali, il vostro atteggiamento e il vostro aspetto dicono qualcosa su chi siete.

Un aspetto gradevole e curato dimostra rispetto per il prossimo. Fortunatamente non è più il tempo di rigidi formalismi, così se volete siate pure spigliati e “informali” durante la conversazione. La gentilezza, però, è sempre apprezzata.

Ricordate di spegnere il cellulare o di inserire l’avviso di chiamata silenzioso. Se ve ne dimenticate e squilla, niente panico. Evitate però di intrattenere una lunga conversazione al telefono!

Il colloquio

I colloqui di solito durano pochi minuti. E’ un male inevitabile, specie se l’azienda deve vagliare molti candidati. In questi pochi minuti cercate di rimanere concentrati e tranquilli.

Se non avete esperienza di colloqui, fate delle prove con degli amici, sia nel ruolo di candidati, sia nel ruolo di esaminatori (imparerete più di quanto credete).

Chi vi esamina sa che non siete perfetti. Non pretendete di sembrarlo (piuttosto sembrereste presuntuosi, o scostanti).

Se chi vi esamina è esperto, non darà nessun peso a gaffe dovute all’emozione o al nervosismo. Come pure cercherà di non farsi influenzare da simpatie e antipatie. Se pensate di risultare antipatici, la schiettezza è sempre e comunque il miglior atteggiamento: vengono assunte anche persone che risultano antipatiche al capo del personale, purché si dimostrino valide. Se cercate di “mimetizzarvi”, di assumere atteggiamenti che ritenete piacciano all’esaminatore, non migliorate le vostre possibilità, piuttosto correte il rischio di sembrare… quello che non siete.

Inoltre, alcuni esaminatori assumono volutamente un atteggiamento chiuso, oppure ostentano contrarietà a qualche requisito del candidato, per saggiarne le reazioni “sotto pressione”. Ricordatevi di rimanere sempre calmi e concentrati. Se commettete un errore, scusatevi con naturalezza, senza cercare di mascherare il fatto.

Infine, se cambiate lavoro, fornite motivazioni serie. Considerate che:

  • cambiare perché la sede è fuori mano, può far pensare che siete poco motivati;
  • cambiare perché i colleghi sono antipatici o pettegoli, può far pensare che avete problemi a socializzare o a mantenere le amicizie;
  • cambiare perché il vecchio lavoro è troppo pesante, può far pensare che siete pigri.

Nel corso delle selezioni per la nuova segretaria amministrativa della E-text abbiamo avuto modo di conoscere molte persone. Vogliamo ringraziarle tutte, per avere dimostrato professionalità, pazienza (quando si è trattato di attendere il loro turno) e cortesia. E’ un ringraziamento sincero, che nasce dall’aver svolto oltre 200 colloqui nella massima tranquillità.

Perciò: grazie mille e tanti auguri per la vostra carriera!

Redazione

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